https://giuricivile.it/trust-inter-vivos-e-trust-successorio-sua-ammissibilita/
Il testo analizza il fenomeno della “pianificazione successoria”, ovvero la regolamentazione contrattuale della trasmissione del patrimonio dopo la morte del proprietario. Questo fenomeno è molto diffuso a causa dell’inadeguatezza del sistema successorio tradizionale.
L’istituto del trust è descritto come uno strumento giuridico atipico, non disciplinato nel codice civile ma regolato dalla Convenzione dell’Aja del 1985. Il trust prevede il trasferimento di beni da una persona (il disponente o “settlor”) a un soggetto fiduciario (il “trustee”) che li gestisce nell’interesse di un terzo (il “beneficiario”). I beni del trust rimangono separati dal patrimonio personale del trustee.
Il testo affronta il tema del trust successorio e il suo rapporto con il divieto dei patti successori previsto dal codice civile. La giurisprudenza ritiene che il trust successorio non configuri un patto successorio vietato, in quanto la morte del disponente non è la causa dell’atto, ma solo il momento esecutivo del trasferimento, essendo l’atto compiuto dal disponente ancora in vita. Pertanto, il trust successorio è qualificato come una liberalità indiretta, rientrando tra gli atti “inter vivos” con effetti “post mortem”.